La situazione
Bari: in via Capruzzi povertà, degrado e incuria: i portici regno dei bivacchi
Carrelli, coperte, cartoni, ma anche gravi segni di sporcizia diffusi ovunque. Uno scenario davvero allarmante
BARI - Carrelli, coperte, cartoni, ma anche gravi segni di sporcizia diffusi ovunque. La situazione dei portici di via Capruzzi ora diventa davvero allarmante. Un paradosso, se si considera che si tratta di una delle strade più trafficate e frequentate del capoluogo. Eppure, la zona dei portici sembra abbandonata ad incuria e degrado. Una situazione che, peraltro, sembra persino aggravarsi di giorno in giorno.
L’allarme scatta puntualmente già nel tardo pomeriggio. Quando i negozi cominciano a chiudere, arrivano almeno tre persone senza fissa dimora che occupano ampi spazi ammassando coperte e cartoni predisposti per trascorrere la notte. Ma non è soltanto la presenza dei bivacchi ad inasprire il degrado sotto i portici. La «convivenza» dei residenti e i negozianti con i clochard, infatti, non è certo tranquilla. Gli accampati, infatti, spesso consumano notevoli quantità di alcol e cominciano ad inveire contro i passanti e i gestori delle attività: i principi di risse si moltiplicano, spesso è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per riportare alla tranquillità un contesto ad alta tensione. «Rientrare a casa dopo le nove è davvero pericoloso», raccontano alcuni residenti. «Siamo spesso aggrediti verbalmente, abbiamo paura di subire scippi, dobbiamo prestare la massima attenzione ad impedire che ragazzi e ragazze circolino sotto i portici perché temiamo per la loro sicurezza. In piena notte, inoltre, si sentono spesso urla e litigate furiose. Segnaliamo da tempo tali problematiche, ma senza vedere risultati concreti. Magari i protagonisti di tali comportamenti sono provvisoriamente allontanati, ma tornano dopo qualche ora».
La situazione peggiora notevolmente alle prime ore del mattino, quando si rivengono rifiuti di ogni genere: bottiglie, lattine, buste maleodoranti. L’intero isolato dei portici ne è costellato, fino ad accumuli che si addensano nell’area transennata dove si svolgono i lavori legati al nuovo terminal per i bus extraurbani. Persino tracce di urina ed escrementi si rinvengono per strada e vicino alle colonne. L’Amiu è costretta ad un super lavoro per ripulire la zona che, però, si ripresenta nelle stesse condizioni a distanza di 24 ore.
«La situazione di via Capruzzi è particolarmente ostica», conferma l’assessora comunale al welfare, Elisabetta Vaccarella. «Siamo al corrente di quanto accade, ho effettuato anche sopralluoghi personali e più volte siamo intervenuti. Abbiano notevolmente implementato i controlli e le unità di strada. Tuttavia, un aspetto va chiarito. I senza tetto di quella zona fanno del vivere in strada il loro credo. Più volte sono stati invitati a recarsi nei centri di accoglienza predisposti dal Comune, dove troverebbero un letto e la possibilità di vivere in condizioni igienico-sanitarie sicure. Purtroppo, devo rivelare che abbiamo incassato netti rifiuti. Proprio non vogliono considerare soluzioni alternative: preferiscono dormire sotto i portici».
Ecco, quindi, l’appello ai cittadini. «Siamo impediti ad altri interventi», prosegue l’assessora. «Non possiamo spostarli con la forza. Mai come in casi del genere, perciò, è determinante il ruolo della cittadinanza attiva. Qualora si verifichino episodi di disturbo della quiete pubblica, non si deve esitare nel contattare le forze dell’ordine, quantomeno per spegnere immediatamente eventuali criticità contingenti. L’auspicio è che, insistendo su tale tasto, si possa ripristinare un contesto più tranquillo. Ribadisco: si tratta di casi limite nei quali la facoltà di intervento non è illimitata. Tuttavia, nessuno intende sottovalutare il problema: sono in costante contatto anche con gli altri assessorati per studiare una strategia funzionale alla risoluzione della situazione. Dobbiamo affidarci al dialogo, al confronto con l’utenza e al buon senso. Sono convinta che, come già accaduto in altri quartieri, troveremo il modo per riportare serenità pure in via Capruzzi».