L'evento
LUV Fiera, a Bari focus sul post-raccolta dell'uva, GDO e innovazione
Protagonisti anche i buyer internazionali con gli incontri B2B organizzati da ISMEA
BARI - Anche la seconda giornata di LUV Fiera si è confermata un successo. Tra operatori della filiera, curiosi e ricercatori, il polo fieristico della Nuova Fiera del Levante - cornice e co-organizzatore dell’evento - si è animato nuovamente per scambiare informazioni, incontri B2B e scoprire le ultime novità dal mondo della ricerca.
A partire dagli appuntamenti dettati dalla Table Grape Conference, avviati in mattinata i panel dedicati a post-raccolta e packaging, all’innovazione, declinata in relazione alla viticoltura e alla sostenibilità, grazie alle relazioni dei ricercatori del CREA-VE di Turi. Altro incontro cruciale quello ospitato nella seconda parte della mattina dalla sala rossa e moderato da Salvo Garipoli di SG Marketing - società di consulenza specializzata in marketing agroalimentare partner scientifico di LUV Fiera, con la partecipazione dei rappresentanti della GDO italiana. Una discussione a più voci che ha permesso di analizzare le abitudini dei consumatori, offrendo preziose indicazioni per avvicinarsi ai desideri di coloro che portano l'uva da tavola nelle case di tutto il mondo.
Nel pomeriggio ci si è addentrati invece nell’esplorazione di criticità e opportunità per l’uva da tavola italiana derivanti dall’export oltremare, con le relazioni di Simona Rubbi del CSO Italy, Pietro Mauro, direttore di Fruitimprese, e Oscar Salgado, agronomo cileno di fama internazionale. Altrettanto seguito il secondo panel pomeridiano sul tema delle privative vegetali e quello dell’innovazione varietale in Italia con una tavola rotonda che ha riunito i principali gruppi di breeding internazionali attraverso le voci di Graziano De Filippis di Polar Fruit, Pietro Scafidi di Bloom Fresh, Maurizio Ventura di Sun World, Carlo Lingua di AVI. ARRA e Dimitrios Spanos di Grape Evolution.
E di innovazione hanno parlato anche i professori Giuseppe Ferrara e Rosario Di Lorenzo, rispettivamente delle Università di Bari e Palermo. A loro ha fatto seguito l’appuntamento con ““Cibaria”: uva da tavola, gusto, benessere” a cura dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, che ha riunito diversi esperti per parlare delle proprietà benefiche dell’uva da tavola e delle possibilità di valorizzazione che proprio queste possono offrire.
Nutrizione e irrigazione sono stati infine i focus al centro di altri incontri, arricchiti anche dalla presentazione del libro “Il comparto dell'uva da tavola - Aspetti tecnici, produttivi e commerciali” a cura dell’autore Mario Colapietra.
A margine della Conference, grandi protagonisti del pomeriggio i buyer internazionali, che - in arrivo da diverse aree del mondo - hanno infatti incontrato potenziali clienti e fatto conoscenza in prima persona di ricchezze e potenzialità del comparto italiano dell’uva da tavola attraverso gli incontri B2B, organizzati da ISMEA, con il supporto di CUT - Commissione Italiana Uva da Tavola.
IL PROGRAMMA DEL 24 OTTOBRE
L’ultima giornata di Luv, giovedì 24 ottobre 2024, è partita alle 9.30 nella sala rossa con ben due dialoghi, Uva, cultura alimentare e salute: l’utilizzo della composizione degli alimenti per valorizzare l’uva da tavola e a seguire Le varietà italiane di uva da tavola: valorizzazione e legame col territorio. L’incontro di punta è in programma nella sala bianca con la tavola rotonda dal titolo La strategia futura della Regione Puglia nella logistica dell’ortofrutta, che avrà come protagonisti Luigi Trotta, responsabile Sezione Competitività delle filiere agroalimentari della Regione, Giovanni Costantini di GESFA, Massimo Tavolaro di Apulia Logistics, Massimiliano Del Core di CUT e Giacomo Suglia di APEO.
Tra i momenti più attesi dell’ultima giornata la consegna (Sala Rossa) dei "The Table Grape Awards", un’occasione per riconoscere l’impegno della grande distribuzione organizzata nella valorizzazione dell’uva da tavola italiana, premiando le migliori iniziative e le eccellenze del settore.
Il programma completo di LUV è su: www.luvfiera.com
OLTRE SEIMILA VISITATORI
Sono stati oltre 6mila i visitatori per la prima edizione di 'Luv Fierà, che per tre giorni (dal 22 ottobre a oggi) ha reso Bari capitale europea dell’uva da tavola. All’interno del nuovo padiglione della Fiera del Levante oltre 200 gli espositori che hanno preso parte all’iniziativa. Durante la manifestazione istituzioni, enti di ricerca, produttori, agronomi, esperti del settore e anche studenti delle scuole superiori di Bari e provincia, hanno potuto partecipare ai numerosi momenti di confronto e approfondimento. Economia, mercati ed export sono stati al centro dei numerosi incontri, anche in considerazione, viene evidenziato in una nota degli organizzatori, «del ruolo primario che la Puglia ricopre come regione produttrice ed esportatrice di uva da tavola non solo in Italia dove detiene il 60% della produzione totale seguita da Sicilia (35%) e Basilicata (5%), ma anche come esportatrice in Europa». Nel corso dell’ultima giornata è stata presentata 'Le Terre dell’Uvà, la prima rete tra i Comuni dell’uva da tavola. Sempre durante 'Luv' è stata annunciata la terza edizione di 'Regina di Puglià, la rassegna promossa dal comune di Noicattaro per valorizzare i territori e l’uva da tavola.
«Sono davvero orgoglioso - ha dichiarato Mirko Sgaramella, project manager di Luv - della riuscita di questa iniziativa. Gli incontri, la gente che ha creduto nel progetto, gli esperti giunti da tutto il mondo per offrire il proprio contributo, ma anche la fitta rete di collaborazione che si è creata confermano quanto sia fondamentale lavorare in sinergia per favorire la crescita di un comparto, come quello dell’uva da tavola, che rappresenta una eccellenza».