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Capurso, da villa del clan a fattoria sociale: inaugurata «Casa Santa Barbara»

 
Redazione online

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Dieci anni fa fu affidata al comune di Capurso dall’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

Martedì 10 Settembre 2024, 18:46

12 Settembre 2024, 10:06

BARI - A Capurso ha aperto oggi le sue porte «Casa Santa Barbara». Lì dove un tempo c'era una villa confiscata alla mafia, con 400 metri quadrati di superficie coperta e 4.000 metri quadri di giardino, che dieci anni fa fu affidata al comune di Capurso dall’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, adesso sorge una fattoria sociale con terreni coltivabili, orti sociali, laboratori di agricoltura e gastronomia tradizionale.

All’appuntamento per il taglio del nastro e l’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Capurso Michele Laricchia, l’assessora regionale alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Legalità e Antimafia sociale Viviana Matrangola, il prefetto di Bari Francesco Russo, e il questore di Bari Giovanni Signer. «Quello di oggi - ha detto Matrangola - è un giorno importante per la comunità di Capurso. Con l’inaugurazione di Casa Santa Barbara, infatti, riscriviamo la storia di un bene che in passato è appartenuto alla mafia e che da oggi, grazie alle progettualità messe in campo dalla Regione Puglia, dal Comune di Capurso e dai nuovi soggetti gestori, potrà generare valore economico, sociale e culturale per tutta la collettività». 

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