Il boss Parisi

Ville, cavalli e moto: confiscati a Bari i beni di «Savinuccio»

Il provvedimento dopo indagini dei finanzieri del Gico: il valore è di oltre 1 milione e 200mila euro. Immobili intestati a prestanome

BARI - Il patrimonio del boss barese Savinuccio Parisi è definitivamente acquisito al patrimonio dello Stato. Il provvedimento di confisca definitiva è stato eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari e riguarda due ville ubicate nel territorio di Torre a Mare, un’auto, due motocicli, cinque cavalli da corsa, orologi di lusso e due rapporti finanziari, per un valore stimato complessivo di oltre 1,2 mln. Il provvedimento di confisca è stato emesso dall’autorità giudiziaria sulla base degli accertamenti del Gico che hanno rilevato «l'assoluta sproporzione tra l’elevato valore dei beni nella disponibilità di Savino Parisi, per la maggior parte intestati a prestanome compiacenti, rispetto ai redditi dichiarati».

Il boss era stato arrestato nel dicembre 2009 dalla Guardia di Finanza nell’ambito della nota operazione «Domino» per associazione a delinquere di stampo mafioso e per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Per quei reati è stato condannato alla pena di 10 anni di reclusione, per un totale di 28 anni di carcere cumulati con altre 10 condanne definitive precedentemente inflitte al boss a partire dal 1983 e che lo hanno portato in carcere complessivamente per più di 20 anni negli ultimi 3 decenni.

Sul boss pende un altro procedimento per mafia ed estorsioni ai cantieri edili (la sentenza di primo grado in abbreviato è prevista per venerdì 13 aprile). Savinuccio è considerato «socialmente pericoloso» spiegano gli investigatori, «alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia, che denotano una spiccata tendenza a commettere reati contro il patrimonio e le persone e in materia di armi e stupefacenti». 

Privacy Policy Cookie Policy