In Puglia e Basilicata
Una mela al giorno
20 Luglio 2022
Nicola Simonetti
Apocalisse 4800 ci porta giornate torride ovunque. Non è una tragedia ma, per non renderla tale, occhio alle poche-piccole regole: Non uscire di casa nelle ore più calde della giornata; in casa non eccedere con l’aria condizionata e, in mancanza, contentarsi dei benefici, pur modesti ma utili, del ventilatore; creare movimento d’aria nelle stanze ma evitare di esporsi direttamente alle correnti d’aria. Se si è costretti ad uscire, coprirsi il capo con cappello, “paglietta”, bardana o altro che traspirino. Disporre di indumento togli e metti da indossare se, dal caldo esterno, entriamo in ambiente refrigerato (in altri termini, vestirsi a cipolla, cioè a strati rimuovibili).
La pennichella breve è di rigore.
Bere generosamente acqua, spremute di frutta e/o verdure, tè, o altre bevande non alcoliche. Ricordarsi che, specie gli anziani, quando si avverte sete, l’organismo è già al rosso (quasi al limite o, addirittura, già inoltrato). Non lasciarsi prendere dalla fregola di fare tutto qui ed ora. Calma e gesso. Alimentazione sobria evitando fritture, grassi, salse, dolci (troppi). Vino un bicchiere (la donna 2/3 di bicchiere) ad ognuno dei due pasti.
Caffè non superare i 3-4 al dì.
No ai superalcolici, Maggiore attenzione facciano gli anziani, i malati cronici, i sofferenti patologie che compromettono il sistema immunitario. Il colpo di calore può essere dietro l’angolo: si verifica quando il corpo è esposto, per troppo tempo, a temperature ambientali eccessive o anche a stress eccedente.
I sintomi sono:
- La temperatura corporea può raggiungere i 38- 40°C o superarli
- Stato di confusione mentale, agitazione, irritabilità, disorientamento temporale e spaziale, delirio, sonnolenza, difficoltà di parola, instabilità nell’equilibrio corporeo, convulsioni, coma, pelle secca ed arrossata, cefalea, vertigini, nausea e/o vomito
- atti respiratori aumentati, battito cardiaco frequente, astenia profonda, crampi muscolari, ipotensione.
Chiamare subito il medico o anche il pronto intervento. Si constata un maggior rischio di ictus cerebrali negli over 50 (e non solo in questi) la cui maggiore frequenza è direttamente “collegata all’infezione da Covid-19 che determina - dice il prof. Danilo Toni, dir. Unità Trattamento Neurovascolare Policlinico Umberto I, Roma - un aumento della coagulabilità del sangue e quindi un rischio di ictus ischemico con una frequenza che raggiunge 8 pazienti su 100 affetti da Coronavirus.
Si tratta di una patologia tempo-dipendente, legata, cioè, alla tempestività con cui si interviene”.
I sintomi, che vanno riconosciuti tempestivamente, sono:
- non riuscire a muovere o muovere con minor forza un braccio o una gamba o entrambi gli arti dello stesso lato del corpo.
- avere la bocca storta
- non riuscire a vedere bene metà o una parte degli oggetti
- non essere in grado di coordinare i movimenti o di stare in equilibrio
- non comprendere o non articolare bene le parole
- essere colpito da un violento e localizzato mal di testa, che differisce dai soliti.
Chiamare immediatamente il Pronto intervento, consiglia A.L.I.Ce. Italia ODV,Federazione di associazioni di volontariato che è disponibile a fornire notizie e suggerimenti.
Calendario dei post
i più visti della sezione
PRIMO PIANO
Lascia un commento:
Condividi le tue opinioni su