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Nicola Simonetti
14 Gennaio 2019
La Commissione Europea ha autorizzato la commercializzazione del nuovo vaccino antinfluenzale stagionale, il primo quadrivalente preparato su colture cellulari (antigene di superficie, inattivato), per l’utilizzo, a partire dai nove anni di età, per la stagione 2019-20. Seqirus produce tali vaccini influenzali presso la struttura di Holly Springs, nel North Carolina (USA).
La tecnologia utilizzata per la preparazione rappresenta uno dei cambiamenti più significativi intervenuti, dopo gli anni quaranta, nella produzione dei vaccini antinfluenzali.
I dati “real world” indicano che i vaccini antinfluenzali prodotti in colture cellulari potrebbero essere più efficaci di quelli prodotti con i metodi tradizionali nelle stagioni interessate da difficoltà di adattamento dei ceppi vaccinali alla crescita nelle uova.
Uno studio presentato alla Canadian Immunization Conference relativo ad un’analisi effettuata su oltre 1,3 milioni di cartelle cliniche, ha evidenziato che, negli Stati Uniti, durante la stagione influenzale 2017-18, questo vaccino è stato più efficace (32%) dei vaccini quadrivalenti standard coltivati su uova, nella prevenzione delle sindromi influenzali.
La ricerca ha dimostrato che alcuni virus H3N2, quando vengono coltivati su uova, subiscono cambiamenti che portano ad una riduzione dell’efficacia dei vaccini antinfluenzali stessi (situazione osservata nelle stagioni dominate da virus H3N2). Il vaccino prodotto, invece, con procedimenti interamente estranei alla coltura su uova, come quella su substrato cellulare, il componente H3N2 è in grado di offrire una protezione più mirata, e pertanto potenzialmente migliore, contro il ceppo H3N2 circolante rispetto alle opzioni standard di produzione su uova.
Le Autorità Sanitarie del Regno Unito si sono già espresse a favore dell’uso del vaccino antinfluenzale preparato su colture cellulari sia negli over 65 anni che nei più giovani appartenenti a categorie a rischio.
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