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Nicola Simonetti
27 Giugno 2018
Donne e Web, un rapporto ambivalente: il 71% del campione utilizza il web per informarsi su questioni relative alla salute, ma solo il 15% prenota le visite mediche online o tramite app e l’utilizzo delle app dedicate alla salute è molto frammentato.
Risulta da uno studio/indagine di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa.
Internet è risultato canale privilegiato di informazione in tema di salute (71%), seguito da medico specialista (50%) e carta stampata (43%).
Nonostante che l’85% del panel abbia dichiarato di utilizzare o di aver utilizzato almeno una app relativa alla salute, nessuna di queste raggiunge da sola più del 45% del campione. Tra le tipologie di applicazioni più diffuse, quella per la consultazione dei referti (36%), per fissare gli appuntamenti per le visite (29%) e la funzione contapassi (29%). In linea generale comunque, chi ha avuto modo di utilizzare le app per questi scopi le ritiene utili (l’83% del campione per la consultazione dei referti, il 75% per la prenotazione di visite e il 54% in relazione all’app contapassi).
Le donne del campione hanno dichiarato di sottoporsi regolarmente a controlli e visite mediche. Tra le prestazioni diagnostiche maggiormente effettuate figurano gli esami del sangue (75%), le visite dal dentista (60%) e la visita ginecologica (55%).
“La salute – dice Francesca Merzagora, presidente di Onda - si conferma al centro dell’attenzione femminile: la lunga aspettativa di vita delle donne italiane si accompagna però alla presenza di più patologie e ciò porta a informarsi sempre di più e approfonditamente. L’indagine conferma una crescente attenzione delle donne nei confronti della prevenzione.
La maggiore utilizzazione di internet per informarsi cozza con il dubbio che le informazioni suggerite siano corrette dal punto di vista medico scientifico. Onda utilizza largamente i propri canali digitali, specie il sito e la pagina Facebook per promuovere campagne di sensibilizzazione su tematiche di salute non solo al femminile e propone approfondimenti in collaborazione con specialisti”.
"Le aziende, a loro volta – aggiunge Luca Franzi, presidente di Aon Hewitt Risk & Consulting - rivestono un ruolo centrale nella tutela della salute dei loro dipendenti. Il senso di responsabilità crescente è sia nella promozione del benessere psico-fisico delle comunità all’interno delle organizzazioni, sia in termini di prevenzione. Da tempo abbiamo avviato un processo di sensibilizzazione delle aziende su questi temi attraverso progetti dedicati a programmi di wellbeing. Anche in una logica di engagement, le opportunità rappresentate dalla piattaforma Flexible Benefits, unitamente al network sanitario di OneNet e alle diverse soluzioni per la prevenzione, per la tutela della salute dei dipendenti e dei loro nuclei famigliari, rappresentano oggi una importante forma di supporto per la società, considerando le crescenti difficoltà di accesso alle cure garantite dal Servizio Sanitario Nazionale”.
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