Potenza, rifiuti urbani Un piano demergenza per uscire dalla crisi Brindisi, caos per 48 ore
POTENZA - Un piano straordinario per il conferimento diretto dei rifiuti in discarica da parte dei Comuni del bacino centro per i prossimi quindici - venti giorni. Il tempo necessario per aprire le porte al sito di Vallone Calabrese. Questa la soluzione della Provincia di Potenza all’emergenza rifiuti che si è venuta a creare dopo la chiusura della stazione di trasferenza di località Aia dei Monaci a Tito (nella foto, l'ex inceneritore di Vallone Calabrese)
18 Novembre 2014

Ieri mattina, intanti, gli uffici del Dipartimento ambiente hanno tenuto una riunione interna di approccio al problema. «È stato preso atto - ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Aldo Berlinguer - di tutti gli elementi su cui si basa l’ordinanza dell’Ente Parco che chiude il sito di trasferenza, sono state valutate le possibili alternative per lo smaltimento dei rifiuti del bacino centro e tra queste in maniera particolare il possibile utilizzo come sito di trasferenza dell’eximpianto di incenerimento di Vallone Calabrese a Potenza. Una strada, questa, che del resto era già stata intrapresa a prescindere dall’emergenza di questi giorni».
L’ipotesi di riutilizzare l’ex impianto di incenerimento, mai andato a regime, come stazione di trasferenza, infatti, era stata già avanzata fin dal 2012. Poco più di un mese e mezzo fa, il 29 settembre scorso, l’assessore comunale all’ambiente Pasquale Pepe comunicava di aver depositato, presso l'Ente provinciale, l'istanza tesa ad ottenere l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di trasferenza dei rifiuti presso il sito dell'ex inceneritore». Da allora ad oggi il Comune ha raccolto tutta la documentazione necessaria. «Abbiamo lavorato ad una integrazione documentale - spiega Pepe redigendo il progetto per lo smaltimento delle acque, la relazione sulle immissioni in atmosfera, la relazione geologica, il certificato dei vigili del fuoco, tutti documenti che contiamo di consegnare alla Provincia entro un paio di giorni».
g.lag.
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