costi e politica
I consiglieri lucani
si tagliano le indennità
19 Dicembre 2017

POTENZA - Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità una proposta di legge di iniziativa del consigliere Giannino Romaniello (Gruppo misto) sul contenimento dei costi della politica: in particolare sono state ridotte del dieci per cento le indennità di carica e funzione. In una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa, il presidente dell’assemblea, Franco Mollica, ha evidenziato che «la Basilicata si conferma Regione virtuosa».
Mollica ha evidenziato che «questo percorso è iniziato prima delle norme del 2012 che hanno tagliato e uniformato a livello nazionale le indennità dei consiglieri regionali e le spese per lo svolgimento del mandato, avendo poi continuato anche in questa legislatura le politiche di contenimento dei costi, riducendo il numero delle Commissioni e delle relative cariche, destinando parte dei rimborsi spese ai contratti dei collaboratori fino agli ulteriori tagli decisi oggi, che - ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale lucano - rappresentano un punto di equilibrio e non riguardano appunto solo le indennità ma il complesso delle spese per lo svolgimento del mandato».
Con le norme approvate oggi dall’assemblea, sarà aumentata da 1.500 euro a 1.950 euro la quota dei rimborsi spese per l'esercizio del mandato (complessivamente pari a 4.500 euro) «da destinare ai contratti che i consiglieri stipulano con i propri collaboratori. Per quanto riguarda gli assessori esterni, questa quota passa da 750 a 975 euro (su un totale di 2.250 euro)». Saranno inoltre «automaticamente ridotte anche le indennità dei componenti di organismi istituzionali (Difensore civico, Corecom, presidente Crpo, garante dell’infanzia) che sono parametrate in misura percentuale rispetto alle indennità dei consiglieri».
Prima del dibattito sul taglio delle indennità, su proposta del consigliere Michele Napoli (Fi), l’Aula ha osservato un minuto di silenzio in memoria del parlamentare ed ex ministro Altero Matteoli, morto ieri in un incidente stradale. Successivamente - secondo quanto reso noto in un comunicato dell’ufficio stampa - nel corso di una votazione sulla proposta di Napoli di anticipare la votazione per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza, constatata l’assenza del numero legale (erano presenti in Aula i consiglieri Castelluccio, Leggieri, Mollica, Napoli, Perrino Romaniello e Rosa) il presidente Mollica ha sciolto la seduta.
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