Dopo il caso carrozze
Sud Est, ipotesi nuova truffa
«Locomotive d'oro per 4 mln»
Le Ferrovie e il crac da centinaia di milioni di euro: spuntano nuovi filoni sugli sprechi
17 Dicembre 2017

di MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - Due contratti milionari, uno strano lodo arbitrale e - pochi mesi fa - un pagamento da 3,6 milioni effettuato dal ministero delle Infrastrutture dopo un pignoramento. I segreti delle Ferrovie Sud-Est non finiscono mai. Dopo i treni d’oro e le carrozze d’oro (il processo riprenderà martedì a Bari) nel buco nero della principale linea privata italiana spuntano anche le locomotive d’oro: una serie di catorci che l’allora numero uno, Luigi Fiorillo, affidò per la ristrutturazione alla onnipresente Filben. La società dell’imprenditore bolognese Carlo Beltramelli ha regolarmente incassato buona parte dei soldi. E adesso, a distanza di anni, si indaga per una ennesima truffa.
La vicenda fa infatti parte degli ulteriori accertamenti compiuti in questi mesi dalla Procura di Bari dopo un esposto firmato dall’allora commissario straordinario di Sud-Est, Andrea Viero. La storia può essere riassunta così. Nel luglio 2006 Fiorillo affidò senza gara alla Servizi ferroviari del Sud (poi incorporata in Filben) la revisione di 15 automotrici Breda per un totale di 17 milioni di euro, versando pronta cassa un acconto del 30%. Tre anni dopo, quando ottiene i soldi per comprare i famigerati treni Atr-220, Sud-Est cambia idea e chiede a Filben di fermare i lavori, limitandosi a ristrutturare tre di quei catorci diesel di fine anni ‘70 (tuttora in esercizio).
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