Disavventura di due fidanziatini
Potenza, si addormentano
sul bus: li «sveglia» la Polizia
03 Maggio 2017

ANTONIO MASSARO
Disavventura per una coppia di fidanzatini di Potenza, 17 anni lei, 20 lui, al rientro nel capoluogo lucano con un bus della Liscio da Roma. Si addormentano con un sonno così profondo da non accorgersi di essere arrivati a destinazione. Il brusco risveglio nel deposito dei pullman a notte fonda con tanto di panico, fino all’arrivo quasi immediato della Polizia per liberarli.
Ecco la storia. Il fatto è accaduto domenica 30 aprile. I due ragazzi partono da Roma-Tiburtina alle ore 20. Nel bus non ci sono tanti viaggiatori: solo 16. Due dei quali devono scendere a Picerno i restanti nel capoluogo. Si tratta un pullman di quelli rialzati. La coppia di fidanzatini ha prenotato i posti in prima fila 1 e 2. Ma chissà vinti dal sonno e dalla stanchezza, vista l’ora, uno dei due pensa di occupare anche i posti 3 e 4 che risultano liberi. Si sdraiano completamente e «Morfeo» ha la meglio sulla coppia. Il bus nel frattempo prosegue la sua corsa. Arriva in Basilicata. Fermata di Picerno con tanto di annuncio - dicono dalla Liscio. Poi il capolinea a Potenza in contrada Rossellino. Tutti scendono tranne i ragazzi. I due operatori in servizio, convinti che a bordo non c’è più nessuno conducono il bus verso il deposito, non prima di aver fatto rifornimento. Lasciano il mezzo alle 00.38. E in questo momento avviene il risveglio dei due ragazzi. Sono soli, col bus nel deposito al buio. È facile immaginare la loro ansia. Si chiedono e ora che facciamo? Uno dei due chiama dal cellulare la madre. La signora, che non l’ha presa molto bene, si rivolge alla Polizia. Gli agenti sono sul posto in modo immediato. Dopo circa 6-7 minuti. Col pulsante dall’esterno aprono il pullman. Arriva anche la mamma di uno dei ragazzi molto infuriata per l’accaduto.
Ma com’è potuta accadere una cosa simile? Abbiamo chiesto spiegazioni all’ufficio relazioni con il pubblico dell’azienda di trasporti. «I primi ad essere stupiti - dicono dalla Liscio - siamo noi. Su quella linea in 35 anni non è mai successo nulla».
E allora?
«Sono stati almeno tre i motivi che hanno tratto in inganno gli operatori in servizio che pure ci hanno assicurato che a fine corsa hanno fatto tutti i controlli del caso. Primo: il bus è dotato di telecamere che non hanno potuto inquadrare i ragazzi perchè erano coricati. Secondo: la coppia non aveva bagagli e questo ha ulteriormente ingannato gli autisti. Terzo: alla fermata non c’erano parenti ad attendere i viaggiatori. E questo ha fatto pensare che tutti erano scesi». Sulla vicenda ora si attende il rapporto della Polizia.
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