Furono bloccati in Porto
Iracheni con documenti falsi
15 patteggiamenti a Bari
05 Settembre 2016

Hanno patteggiato pene comprese fra i 14 e 18 mesi di reclusione i quindici cittadini di nazionalità irachena, iraniana e siriana arrestati nel porto di Bari dalla Polizia di Stato nelle scorse settimane perché trovati in possesso di documenti contraffatti e di provenienza illecita.
Nel processo per direttissima con contestuale convalida degli arresti in flagranza, gli indagati hanno raccontato il proprio viaggio fino in Italia. Dinanzi al giudice Domenico Mascolo hanno spiegato di aver incontrato in un parco ad Atene, in Grecia, un cittadino afghano che avrebbe fornito loro i documenti falsi con i quali poi si sono imbarcati su un traghetto diretto a Bari con l’obiettivo di raggiungere la Germania per ricongiungersi con alcuni parenti. Ciascun documento, hanno detto al giudice, sarebbe costato 3mila euro, compresi quelli per le donne e i bambini, 28 in totale. Una volta sbarcati nel porto di Bari, però, gli uomini sono stati arrestati in flagranza, mentre le donne e i figli affidati a strutture di accoglienza. A circa dieci giorni dagli arresti, gli indagati hanno ottenuto l’immediata scarcerazione dopo il patteggiamento con la sospensione della pena.
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