processo escort
Tarantini: ho cambiato vita
sarò di nuovo papà
06 Luglio 2016

foto Luca Turi
BARI - «Spero proprio di non andare in carcere. Io ho totalmente cambiato vita, ho una compagna che è incinta, aspettiamo un bambino che nascerà a fine mese, ho totalmente abbandonato lo stile di vita che avevo in precedenza, spero ci siano i presupposti per essere affidato ai servizi sociali». Gianpaolo Tarantini è tornato nel Tribunale di Bari per testimoniare in uno dei processi sulla sanità scaturiti dalle sue dichiarazioni. A margine di un’udienza sulla sanità pugliese in cui Tarantini è stato convocato come testimone, l'imprenditore barese (che ha ottenuto la revoca dell’ammenda per non essersi presentato alla precedente udienza) ha parlato della sua nuova vita.
Ieri si sarebbe dovuta tenere, ma è stata rinviata ad ottobre, l’udienza per discutere la richiesta di Tarantini di affidamento in prova ai servizi sociali dopo la condanna definitiva per bancarotta.
«Ho deciso di trasferirmi a Roma, di non frequentare più quegli ambienti istituzionali, lavorare con enti pubblici, perché purtroppo sono rimasto scottato, - ha detto - ne ho pagato le conseguenze, le sto pagando e le pagherò chissà ancora per quanto, non frequento più nessuno di quei tempi». Sulle bugie che avrebbe raccontato agli inquirenti baresi sulle escort indotto da Berlusconi ha ribadito di aver «chiesto un aiuto al presidente Berlusconi come amico. Lui non mi ha mai chiesto di mentire e sono sicuro che anche quella vicenda si concluderà nel migliore dei modi». All’ex premier convalescente dopo l'intervento al cuore «faccio i miei migliori auguri - ha detto Tarantini - e spero che ritorni quello di una volta. Il presidente è una persona buona e per bene».
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