Un falò mal spento ustiona bimbo in spiaggia
13 Agosto 2014

L'incidente, che ha rovinato le vacanze alla famiglia sampietrana, si è verificato l’altra mattina attorno alle 12,30. Il bambino si era sistemato sotto l’ombrellone dei genitori sulla spiaggia quando è incappato sui resti di un falò che un gruppo di amici evidentemente aveva tenuto acceso la notte precedente e che sembra fosse stato ricoperto con un leggero strato di sabbia, troppo sottile per raffreddare i carboni ardenti.
La famiglia si è accorta di essere in trappola, cioè di avere il fuoco sotto i piedi, quando ormai era troppo tardi. Hanno tentato di evitare il peggio, ma intanto le braci ancora ardenti che si trovavano sotto lo strato di sabbia hanno provocato diverse ustioni al bambino che è stato subito accompagnato al Centro Grandi ustionati dell’Ospedale «Perrino» di Brindisi ed è stato curato prima dai medici del Pronto soccorso che ne hanno poi disposto il ricovero in reparto.
E intanto infuria la polemica: non appena si è diffusa la notizia in città, c’è chi ha ricordato come si continui a non rispettare i dettami dell’ordinanza balneare della Regione Puglia che, all’art. 3, primo comma, lettera g) vieta per l’appunto l’accesione di fuochi e di falò sulla spiaggia. [Giuseppe De Marco]
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