da tre mesi agli arresti
Bari, tangenti al Petruzzelli
imprenditore resta ai domiciliari
Il gip: potrebbe ripetere azioni delittuose avendo contatti con altri soggetti della Fondazione
14 Aprile 2016

Resta ai domiciliari l’imprenditore barese Franco Mele, arrestato il 12 gennaio scorso nell’ambito dell’indagine della Procura di Bari per corruzione sulle presunte tangenti in cambio di appalti e incarichi al teatro Petruzzelli. Insieme con Mele furono arrestati altri tre imprenditori (Giacomo Delle Noci, Vito Armenise e Nicola Losito, tutti ancora ai domiciliari) e l’ex direttore amministrativo del Teatro Vito Longo (tornato in libertà nei giorni scorsi). Il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dal difensore di Mele, l’avvocato Nicola Quaranta. Il giudice ritiene infatti che, nonostante il licenziamento del coindagato Longo, Mele «è un imprenditore operante nel settore dei servizi teatrali e tornerebbe certamente a porre in essere analoghe condotte delittuose ripristinando i contatti con altri soggetti organici alla Fondazione nei cui confronti sono in corso accertamenti».
Secondo il gip anche «il mancato rinnovo del contratto (comunicato a Mele con una lettera inviata dalla Fondazione a dicembre, ndr) costituisce, al più, una ragione ulteriore per cercare di accreditarsi nuovamente presso l’ente e tornare ad operare in modo illecito».
Mafia, 17 arresti tra i Capriati a Bari:
«Le mani su una società del Porto
e il pizzo per la festa di San Nicola»
Traffico finti Rolex: 6 arresti (anche orefice di Ostuni). Nel giro tre gioiellerie a Bari Foto
«Ilva, i contratti con Mittal
sono coperti dal segreto»
Tangente da 3mila euro
arrestato dirigente Policlinico
Aperto anche ai civili
ospedale militare di Taranto