Segregata in casa e violentata per mesi Ex condannato a 5 anni
23 Dicembre 2015

I fatti contestati fanno riferimento al periodo compreso tra settembre 2013 e febbraio 2014. Stando all’ipotesi accusatoria, l'uomo «non accettando la fine della loro relazione sentimentale, dopo aver fatto salire la ragazza a bordo di un’auto, invece di riaccompagnarla a casa di lei, la conduceva presso la propria abitazione, impedendole per mesi di uscire, serrando la porta di ingresso e privandola del telefono cellulare». Nel corso del processo, però, la stessa vittima ha dichiarato di essere stata innamorata di quell'uomo e di essere inizialmente rimasta a casa sua volontariamente. «Mi costringeva ad avere rapporti sessuali mentre piangevo - ha poi dichiarato agli investigatori - mi trattava come un pupazzo». La donna sarebbe riuscita a liberarsi dai suoi presunti aguzzini grazie all’aiuto di un medico, durante un ricovero in ospedale. Dopo la denuncia sono iniziate le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm della Procura di Bari, Fabio Buquicchio.
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